Può guarire un rapporto in crisi con una pausa di riflessione

La pausa di riflessione, si sa, incontra opinioni antitetiche: c’è chi la considera come l’epilogo di una relazione e e chi invece ritiene che sia un aiuto inestimabile.

All’inizio per la maggior parte delle coppie sono tutte rose e fiori, ma una volta trascorso il momento idilliaco dell’infatuazione e poi dell’innamoramento, una buona parte di esse conosce, prima o poi, quella fase in cui sopraggiunge l’abitudine e quello stadio in cui cominciano seri scontri sugli argomenti più disparati. C’è chi riesce, con grandi sforzi, ad affrontare con successo questo periodo e vede la propria coppia fortificarsi sempre di più, c’è chi, al contrario, comincia a intravedere delle crepe.

Tutto questo deve portarvi a considerare la storia d’amore come finita? Non necessariamente. Le incomprensioni sono comuni nelle coppie, soprattutto se nate all’interno di un particolare periodo faticoso e stressante per la coppia, in cui diventa sempre più difficile scendere a compromessi. In questi casi, può essere una buona idea scegliere di andare incontro ad una pausa di riflessione. Se invece i problemi sono più complessi, come nel caso di un forte calo del desiderio e della passione nei confronti dell’altro, allora prendersi una pausa significherà solo prolungare e ritardare la già annunciata chiusura della vostra relazione relazione.

Ma quanto dovrebbe durare e come rendere il più costruttiva possibile una pausa di riflessione? Sono due domande le cui risposte sono articolate ed eterogenee. Alla base di ogni risposta però c’è una considerazione molto importante: bisogna ricordare che, nella maggior parte dei casi, all’interno di una coppia, i problemi iniziano quando non si parla abbastanza, quando manca la comunicazione e non si esprimono più i sentimenti e le emozioni verso l’altrà metà.

Quanto dovrebbe durare una pausa di riflessione?

Sebbene non esista una regola chiara e indiscutibile su quanto tempo dovrebbe durare, la pausa di riflessione dev’essere vissuta come un momento per ragionare, riflettere, pensare e prendere decisioni. Per questa ragione la durata di questa pausa può essere diversa a seconda della coppia e del tipo di relazione che i due partner hanno alle spalle.

Però ci sono delle valutazioni di massima che possono aiutarci a comprendere meglio la nostra pausa di riflessione e quanto questa stia realmente funzionando. Un break eccessivamente lungo potrebbe, in realtà, palesare il fatto che non si vuole prendere in esame il fatto che si è giunti alla chiusura della relazione, mentre un periodo che varia da poche settimane a un mese potrebbe essere il lasso di tempo più congruo affinché si possa intraprendere un’analisi quanto più particolareggiata possibile dei sentimenti per entrambe le parti. Infatti solo in questo modo si potrà comprendere quali sono le emozioni che si provano l’uno per l’altro e se è il caso di andare avanti o staccarsi in modo definitivo.

Pausa di riflessione per rimanere soli con se stessi

Il principale vantaggio di una pausa di riflessione è quello di prendersi del tempo per stare un po’ soli con se stessi. Ciò non significa che durante la pausa possiamo fare quello che vogliamo, ma la libertà significa principalmente concentrarci su se stessi e sui sentimenti che si provano. L’amore, infatti, non è un’emozione, uno stato d’animo “di passaggio”, che si prova soprattutto quando ci si innamora, , piuttosto è un sentimento, complesso e permanente nel tempo nonostante le difficoltà. Per cui la pausa di riflessione deve durare il tempo che serve per trascorrere qualche giorno con se stessi, pensando alla propria relazione, dopo questo periodo si sarà in grado di capire se quello che si sente è abbastanza forte da considerarlo amore.

Poi, una pausa di riflessione deve durare il tempo necessario per permettere di analizzare al meglio il proprio comportamento nei confronti del partner. Interrogativi come “forse in quella particolare occasione la colpa era mia e non sua? ” o “Gli ho rimproverato qualcosa di cui non aveva responsabilità alcuna?” potrebbero riempire in folla la mente e risolvere il caso, perché si sta facendo un tentativo di rileggere la situazione per capire meglio, da una prospettiva diversa. Comprendere gli errori che si sono commessi è il primo passo per iniziare a pensare a come sarebbe meglio uscire da questa crisi.